Riportiamo quesiti e risposte rivolte e fornite dai medici di Me.MO. Lab: Riccardo Bonazzi (d’ora in poi RB), Angelo Fallanca (d’ora in poi AF) e Federico Biella (d’ora in poi FB). In particolare, Il Dr. Fallanca ed il Dr. Biella sono specializzati in Medicina dello Sport.
Perché vi è il bisogno di indagare sul gesto motorio?
RB) Per lo sportivo in generale, e in particolare negli sport in cui il gesto è ripetuto (golf, ciclismo, tennis, atletica…), è molto utile riuscire a scomporre il gesto in elementi che siano quantitativamente analizzabili. Le finalità sono molteplici: correggere difetti e valutare l’efficacia della correzione, capire quali gruppi muscolari siano da allenare rispetto agli antagonisti, fornire un feedback oggettivo e “visibile” che possa essere spunto per ottenere miglioramenti che all’occhio del tecnico possono sfuggire o essere difficilmente trasferibili all’atleta. C’è poi la parte di prevenzione e riabilitazione dall’infortunio, soprattutto quello che coinvolge le articolazioni. L’analisi cinetica consente di studiare le forze che agiscono sulle articolazioni che, se non equilibrate, predispongono all’infortunio o alla recidiva.
AF e FB) In ambito agonistico è stato dimostrato che gli studi del movimento e del gesto motorio sono in grado di migliorare la performance sportiva. Inoltre, in ambito clinico, l’analisi è in grado di svelare squilibri muscolari, scorrette posture e gesti motori errati che, anche se di lievissime entità, potrebbero causare nel tempo dolori o problematiche muscolo-scheletriche. Le terapie mediche e fisiche possono risultare utili nelle fasi acute, ma è necessario cercare le cause delle problematiche attraverso attraverso analisi più sofisticate, in modo da poter poi agire con un programma di lavoro specifico.
Quali sono le visite più richieste da sportivi professionisti e dilettanti? È possibile trovare un filo rosso oppure a seconda degli sport cambia diametralmente?
RB) Sicuramente al primo posto l’idoneità agonistica, essendo ovviamente obbligatoria. Al secondo posto la visita ortopedica per la traumatologia sportiva e subito dopo fisioterapia, terapie fisiche (tecar, laser, onde d’urto) e visita osteopatica.
AF e FB) Le richieste più comuni sono quelle derivate dalla comparsa di dolori cronici, generalmente da sovraccarico. Un disequilibrio o un gesto sportivo non ben eseguito può determinare, a medio-lungo termine, fastidi e dolori che tenderanno poi a cronicizzare nel tempo. La sede della problematica osteo-muscolare può variare a seconda dello sport praticato , ma il meccanismo fisio-patologico è generalmente trasversale tra i diversi sport.
Quanto ritenete che sia utile il contesto multidisciplinare di NEMO Lab nel quale il laboratorio di analisi del movimento (Me.Mo. Lab) è inserito?
RB) Estremamente utile, non esistendo molti centri in cui il bisogno dello sportivo sia coperto, potenzialmente, dalla parte di prevenzione alla parte di riabilitazione e ri-atletizzazione post-infortunio.
AF e FB) Il laboratorio di analisi del movimento (Me.Mo. Lab) esprime le sue potenzialità inserendosi all’interno di un innovativo polo tecnologico (NEMO Lab) che supporta tutti i progetti di ricerca tecnologica per il paziente con problematiche neuromuscolari. Inoltre, tramite lo studio parallelo di soggetti sani, si possono ottenere preziose informazioni che contribuiranno allo sviluppo di questi progetti.
In quali termini Me.Mo. Lab si considera vantaggioso nella pratica sportiva non professionale/dilettantistica?
RB) Nell’apprendimento della tecnica è utile avere un feedback visivo corredato da dati quantitativi per rendersi conto oggettivamente degli elementi che vanno migliorati, spesso la percezione soggettiva dello sportivo non corrisponde alla realtà del gesto motorio. Per i dilettanti i margini di miglioramento sono di solito molto più “visibili” che nel professionista.
AF e FB) Nell’ambito non professionale o amatoriale spesso lo sportivo non è seguito da preparatori o allenatori con esperienza e pertanto può capitare che incappi in scorrette posture o movimenti errati. é quindi di fondamentale importanza la diffusione dello studio del movimento anche in ambito dilettantistico/ricreazionale.
Sotto un profilo di interoperabilità tra laboratori come immaginate il percorso di collaborazione tra Me.Mo. Lab e gli altri Lab di NEMO Lab?
RB) In un futuro remoto Ortho Lab per l’atleta paralimpico ed Entertainment lab per eventuali programmi di allenamento in VR.
AF e FB) Sì. L’analisi della postura e del movimento in un paziente neuromuscolare può aiutare a verificare, per esempio, il corretto funzionamento dei presidi ortopedici, o tecnologie biorobotica, supportando i professionisti nell’impostazione del progetto terapeutico più adatto al soggetto, con la personalizzazione degli strumenti a lui dedicati. Tutti i laboratori sono in qualche modo interconnessi per raggiungere un’assistenza a 360 gradi, quanto più multidimensionale e multi-professionale.
Che cosa vi aspettate da questo percorso?
RB) Individuare i parametri maggiormente indicativi dello stato di buon allenamento, equilibrio funzionale e correttezza del gesto motorio.
AF e FB) L’acquisizione di dimestichezza con le strumentazioni, il perfezionamento dei protocolli e la capacità di strutturare un report completo ma personalizzato sono gli obiettivi di questa prima fase.
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