Smart Health Innovation Lab (SHIL) è uno dei 10 laboratori che compongono NEMO Lab. Il suo impegno è quello di trovare soluzioni healthcare innovative per le malattie neurodegenerative investendo nella valutazione e nel monitoraggio dei pazienti. La recente esperienza con il Covid19 ha mostrato quanto sia importante trovare nuove soluzioni per stare vicino ai pazienti e alle loro famiglie senza esporli a possibili rischi. Progetto pilota del laboratorio è NIA, un sistema di telemonitoraggio sviluppato in collaborazione con il partner tecnico RiAtlas (spin-off dell’Università di Salerno). NIA è una soluzione che mira a responsabilizzare il paziente e favorire la sua partecipazione al percorso di cura. Supporta le decisioni cliniche e aiuta i medici a prevedere le complicanze e a dare automaticamente priorità ai problemi dei pazienti. Infine, aiuta le istituzioni ad ottimizzare le risorse per una maggiore appropriatezza nella scelta di cure e trattamenti in base ai dati raccolti. Nello specifico, NIA è una soluzione modulare specificatamente pensata per il telemonitoraggio e la previsione di possibili complicazioni per malattie neurodegenerative. È composta da un dispositivo indossabile in grado di raccogliere i parametri vitali del paziente, un’app che presenta strumenti specifici, come la valutazione quotidiana di diversi sintomi correlati alle malattie neurologiche quali il dolore, la fatica, le variazioni dell’umore (cosidetti Patient Reported Outcomes o PROMs), una pagina web che è certificata con dispositivo medico CE di classe I per la raccolta e gestione dei dati e un sistema di allerta e di prioritizzazione basato su motore di intelligenza artificiale di livello 3. Quest’ultimo può rilevare precocemente i rischi clinici, classificare lo stato di salute dei pazienti (ICF) e correlare i dati di contesto con i dati clinici presentando al medico una dashboard analitica. NIA è interoperabile con altri sistemi secondo lo standard HL7-FHIR, ed è utilizzabile anche come Software as a Service, nel rispetto della normativa privacy (GDPR) e sicurezza (OWASP). I dati sono archiviati in un cloud europeo (Amazon Aws).
Attualmente il servizio pilota è partito nelle due città di Roma e Brescia con lo scopo di raccogliere diversi tipi di insights: In Lazio, in collaborazione con tre aziende che si occupano di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI), si andrà a confermare nella pratica l’utilità del servizio e si cercherà di quantificare il tipo di risparmio paragonato all’assistenza domiciliare tradizionale; In Lombardia, insieme al Centro Clinico NeMO Brescia, si cercherà di capire se il ruolo del telemonitoraggio può effettivamente ridurre le visite non necessarie all’interno dei centri clinici.
Pertanto, ci aspettiamo risultati concreti in breve tempo e vi terremo aggiornati sugli sviluppi!
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