Prototipazione di soluzioni personalizzate, sviluppo di nuovi materiali funzionali stampati in 3D e l’introduzione di tali innovazioni sulle patologie neuromuscolari e neurodegenerative: ecco i primi obiettivi della partnership tra NEMO LAB e Sharebot.
Il 3D Printing LAB di NEMO LAB utilizza tecnologie all’avanguardia di produzione additiva (AM) insieme a Design for Additive Manufacturing (DfAM), simulazioni meccaniche e reverse engineering per sostituire le comuni tecnologie di produzione per applicazioni biomediche, d’ingegneria dei materiali e ingegneria tissutale. Il laboratorio è dotato di alcune stampanti 3D per prototipare e produrre ortesi personalizzate, per svolgere ricerche sperimentali e per condurre mirati progetti di formazione e di ricerca scientifica in cui sono coinvolti ricercatori, ingegneri e studenti universitari. In tale prospettiva scaturisce la collaborazione con Sharebot, una società moderna e dinamica, specializzata nello sviluppo di stampanti 3D ad alta precisione, affidabilità e semplicità d’uso.
“La partnership con Sharebot – dichiarano Stefano Regondi, Direttore Generale di Nemo Lab, e Raffaele Pugliese, Responsabile del 3D-Printing Lab – rafforza i progetti intrapresi dal laboratorio grazie alla possibilità di sperimentare nuove stampanti 3D next-generation a deposizione additiva di filamento e a sinterizzazione. È interesse strategico di entrambe le Parti condurre nuovi percorsi di ricerca applicata della stampa 3D nel settore biomedicale”.
“Una partnership formalizzata in esito a un rapporto di collaborazione già da tempo attivo. L’eccellenza del team di Nemo Lab, primo polo tecnologico nello specifico settore che utilizzando tecnologie all’avanguardia nella produzione di ortesi personalizzate, oltre alle altre svariate attività, ha così conquistato Sharebot con la preparazione, la competenza e l’entusiasmo. È quindi per Sharebot un privilegio poter assistere Nemo Lab in questa avventura” – afferma Arturo Donghi, CEO di Sharebot”.